top of page

Lisistrata

Siamo nel V secolo a.C. In un’Atene logorata dalla lunga guerra del Peloponneso, Lisistrata, per ottenere la pace, organizza lo sciopero delle mogli. Le donne delle due parti belligeranti consapevoli della forza contrattuale potenzialmente presente nel sesso decidono di usare il proprio corpo come strumento di ricatto, rifiutandosi ai loro uomini e mettendoli di fronte a un dilemma: o la rinuncia al piacere sessuale, o una nuova politica di pace. 

 

Aristofane mise in scena Lisistrata, ovvero: colei che scioglie gli eserciti, in un momento particolarmente drammatico della storia ateniese a causa della guerra con Sparta. Il desiderio di pace era diffuso e Aristofane elevò a protagoniste le donne, la parte della società attica libera più debole e inascoltata, vittime anch'esse dell'atrocità della guerra. 

 

La denuncia del commediografo sulla situazione ateniese del suo tempo è quanto mai attuale, non solo come forte critica ma anche come sofferta consapevolezza dei rischi di una democrazia belligerante, da cui parte il frequente richiamo ai valori costruttivi della pace contro il sovvertimento e la devastazione materiali e morali insiti in ogni guerra.

Teatro Speroni, luglio 2002

con: Gaia Anastasi Lisilla, Valentina Bartoli Lampitò, Alessandro Canestraro Blepiro, Francesca Gitto Mirrina, Roberta La Monaca Demetria, Raffaella Lustri Clitagora, Francesca Milizia Ismene, Gabriella Monteleone Euridice, Gianluca Russo Cinesia, Laura Sales Filinna, Stefano Sarra Agatone, Ilaria Sartini Elettra, Anna Rita Scalmani Lisistrata, Sara Sebastiani Cleonice

adattamento e regia: Ludovico Nolfi

bottom of page